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Infopoint PA - Normativa europea e nazionale

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Normativa europea

L’efficienza energetica del settore edilizio è fondamentale per conseguire l'ambizioso obiettivo di neutralità carbonica stabilito dal Green Deal Europeo per il 2050. Secondo alcuni dati della Commissione Europea, gli edifici nell'UE sono responsabili del 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di gas a effetto serra (Eu Parliament, 2023). 
La Direttiva sull’efficienza energetica (UE) 2023/1791 (Energy Efficiency Directive – EED) e la Direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia (UE) 2018/844 (Energy Performance of Buildings Directive - EPBD) rappresentano i principali strumenti legislativi europei in materia di efficientamento energetico degli edifici e  sono parte integrante della governance europea dell'energia.

Direttiva sull'efficienza energetica (UE) 2023/1791-EED

La nuova Direttiva sull'efficienza energetica (UE) 2023/1791, modifica la Direttiva (UE) 2018/2002, e si inserisce nell’ambito del pacchetto di misure noto come “Clean Energy Package”. La Direttiva pone l’accento sul principio dell’“energy efficiency first" (efficienza energetica al primo posto), secondo il quale è necessario massimizzare l’efficientamento energetico prima di considerare l’utilizzo di nuove fonti energetiche.
Nello specifico, la Direttiva EED stabilisce un quadro comune per il miglioramento dell’efficienza energetica che prevede l’introduzione dell’obiettivo di riduzione del consumo di energia primaria dell’11.7% al 2030, la rimozione degli ostacoli sul mercato dell’energia e l’aumento della consapevolezza dei consumatori e delle imprese per la riduzione della povertà energetica. Per le pubbliche amministrazioni, la Direttiva EED introduce l’obiettivo di ridurre il consumo energetico annuale del 1,9% ed estende l’obbligo di ristrutturazione degli edifici della PA pari al 3% annuale negli Stati Membri al 2030.

Direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia (UE) 2018/844-EPBD

La Direttiva (UE) 2018/844 sulla prestazione energetica nell’edilizia introduce nuovi elementi alla precedente Direttiva (UE) 2010/31 e regola la prestazione energetica nell’edilizia, concorrendo alla diffusione di un parco immobiliare a consumo quasi zero attraverso un maggiore utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e a strategie di ristrutturazione sul lungo termine. In particolare, la Direttiva mira ad incrementare il tasso annuo di rinnovamento energetico degli edifici entro il 2030 e garantire un parco edilizio a zero emissioni entro il 2050.  
Inoltre, la Direttiva amplifica il ruolo cruciale del settore pubblico nel promuovere il risparmio energetico. In particolare, entro il 2027 gli edifici pubblici di nuova costruzione dovrebbero essere convenzionalmente ad emissione zero, mentre quelli esistenti dovrebbero essere sottoposti a ristrutturazione o miglioramento della prestazione energetica almeno fino al raggiungimento alla classe di prestazione energetica F al più tardi dopo il 1° gennaio 2027, e almeno fino alla classe E al più tardi dopo il 1° gennaio 2030 (Camera dei deputati, 2023). 

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Normativa nazionale

La Direttiva EED è stata recepita in Italia dal D.Lgs n.73/2020, mentre la Direttiva EPBD è recepita dal D.Lgs. 48/2020. Nel caso specifico della direttiva EED sull’efficientamento energetico, il D.Lgs n.73/2020 recepisce la precedente direttiva EED (UE)2018/2002, rinnovata a settembre 2023 con la nuova (UE) 2023/1791.

Decreto Legislativo n.73/2020 sull’efficienza energetica

Il D.Lgs n.73/2020 stabilisce un quadro di misure per la promozione e il miglioramento dell'efficienza energetica per conseguire l'obiettivo nazionale di risparmio energetico. In particolare, il D.Lgs n.73/2020 aggiorna gli obiettivi nazionali di risparmio energetico previsti per il 2030, adeguandoli all’obiettivo europeo dell’energy efficiency first e identifica il Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (PNIEC) come strumento di attuazione nazionale degli impegni europei di riduzione delle emissioni. Inoltre, alcune modifiche introducono nuove misure quali l’ampliamento degli interventi incentivabili per il conto termico e derogano gli strumenti normativi per alcuni interventi di riqualificazione energetica.

Inoltre, il D.Lgs n.73/2020 modifica le disposizioni relative al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici pubblici intervenendo su diversi fronti. Il decreto estende, ad esempio, l’obbligo di realizzazione di interventi di riqualificazione energetico sugli immobili della PA al 2030, con l’obiettivo di conseguire la riqualificazione energetica almeno pari al 3% annuo della superficie coperta utile climatizzata.

Decreto Legislativo n.48/2020 sull’efficienza energetica degli edifici

La Direttiva  EPBD è recepita in Italia dal D.Lgs n.48/2020, il quale promuove il miglioramento  della prestazione energetica degli edifici. Il D.Lgs 48/2020 sostiene l’accelerazione dell’efficienza energetica di edifici già esistenti, integra le strategie di ristrutturazione a lungo termine nel settore dell’edilizia, favorisce l’uso di tecnologie e l’installazione ed integrazione delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici. In particolare, le misure considerate ambiscono a creare un parco immobiliare a zero emissioni entro il 2050, come dettato dalla Direttiva EPBD. Il Decreto mira a facilitare l’incremento del tasso di riqualificazione energetica tramite la creazione di strumenti informativi rivolti a cittadini, imprese e PA.

Normativa sulla certificazione energetica degli edifici

In questa pagina potete trovare tutta la normativa europea e nazionale riguardo la certificazione enegetica degli edifici.